Cesare Paltrinieri



Nasce nel 1964 a Concordia ed è cresciuto a San Possidonio, un piccolo paesino della Pianura Padana, in provincia di Modena. Frequenta regolarmente la scuola fino alla terza media ma l’infanzia e l’adolescenza sono segnate dalla mancanza di relazioni con il mondo esterno: quando non è a scuola, trascorre le sue giornate a casa con i genitori, spesso davanti al televisore. Dopo diversi ricoveri in strutture psichiatriche, partecipa per tre anni alle attività di un Laboratorio Socio Occupazionale in un paesino non lontano da casa sua e dal 1989 inizia a frequentare la Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi. Prende parte alle attività dell’Atelier Manolibera fin dal 1991, anno della sua fondazione, dove può portare avanti la sua passione per il disegno e per la pittura.

Nel lavoro di Cesare si coglie l’assoluta libertà d’interpretazione.

Predilige il ritratto e la sua abilità è espressa non nella verosimiglianza dei soggetti ma nella capacità di tradurre la percezione visiva delle forme, in sezioni di colore con accostamenti cromatici di grande efficacia.

Utilizza con preferenza olio e pastelli, adotta linee di contorno decise per disegnare la figura, ma anche quando il colore prevale, i margini delle sezioni sono evidenti.

Tutto questo si traduce in un linguaggio espressivo che include la poesia, raccontata dagli sguardi romantici e nostalgici di personaggi semplici, presi da una realtà naturale che, nell’opera, si coniuga con una realtà colta attraverso una conoscenza e un’esperienza del tutto personali. 

Nella creazione trova una risposta alla sofferenza causata dalla mancanza di amici e, attraverso il ritratto (suo soggetto preferito) entra in relazione e in contatto con l’altro. Alla domanda “perché disegni?”, risponde: “Perché mi piacciono le facce della gente, quelle che vedo per strada e quelle che vedo alla TV, molte persone sono sosia di altre.”

Espone alle mostre organizzate all’interno del “Festival Internazionale delle Abilità differenti”.

Dal 2006 partecipa a numerose esposizioni e il suo lavoro è stato valorizzato, in particolar modo, dalla storica dell’arte Bianca Tosatti nelle mostre: Ai margini dello sguardo. L’arte irregolare nella collezione Menozzi, presso il Chiostro di San Domenico a Reggio Emilia, nel 2007; Ritrarre l’invisibile presso lo spazio espositivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi; seguono le mostre Stupefatti di Spazio, 2008 presso l’ex Cappellificio Rossi e Perturbamenti del Potere, nel 2009, presso il Castello dei Pio, entrambe a Carpi.

Nel 2011 partecipa alla mostra Intelligenze rovesciate presso la Fortezza del Priamar a Savona.

Nell’Ottobre dello stesso anno è presente in esposizioni organizzate presso il Museum of Everything di Londra, dal titolo Exhibition #4 ed Exhibition #4.1. Nel 2013 partecipa alla mostra Memoriaoblio, curata da Luca Farulli, presso Casa Saraceni (Bologna) e l’anno successivo espone alla collettiva Metamorfosi d’eroe presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Nel 2015 le sue opere sono state esposte in occasione della mostra itinerante “Irregular Talent”: Pinacoteca Nazionale di Bologna con la curatela di curatela Luca Farulli; curatela di Alicja Saar Kozlowska, Contemporary art centre, Torun (Polonia); curatela di Marta Rosenthal Sikora, WSG University, Bydoszcz (Polonia); curatela di Peter Assman, Bruckmühle, Pregarten (Austria)

Le sue opere sono presenti in varie collezioni pubbliche e private tra cui ricordiamo: MAD Musée di Liegi, Museum of Everything di Londra, Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

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